Monossido di carbonio: Il pericolo velenoso nel cockpit

Foto und Copyright: Tashi Dolma Hinz

Cosa facciamo se fa freddo in cabina? Accendiamo il riscaldamento. In questo modo non aumenta però solo il confort ma anche un rischio: quello di un avvelenamento da monossido di carbonio. La cosa più insidiosa è che capita di soppiatto, senza che ce ne accorgiamo. Ogni pilota dovrebbe essere consapevole del rischio di avvelenamento da monossido di carbonio a bordo di un aereo, ancora di più dopo il tragico incidente del calciatore Emiliano Sala.

L’autorità d’inchiesta per la sicurezza aerea britanniche (AAIB) ha indagato su questo incidente mortale che ha coinvolto un Piper PA-46 (Malibu) evidenziando i pericoli di avvelenamento da monossido di carbonio. I test tossicologici sul sangue del passeggero hanno trovato un livello potenzialmente fatale di tale sostanza. Sulla base di questi risultati, l’AAIB ha pubblicato il bollettino speciale S2/2019 volto ad aumentare la consapevolezza dei pericoli dell’esposizione al monossido di carbonio e per evidenziare le possibili misure per rilevarne la presenza nella cabina di un piccolo aereo, in modo da contribuire alla riduzione di questo rischio potenzialmente fatale.

Risulta quindi intuitivo il bisogno di prendere tutte le precauzioni per prevenire un pericoloso aumento dei livelli di monossido di carbonio nell’aria dell’abitacolo, che sia essa da ricondurre ad un malfunzionamento tecnico o a una impropria configurazione della ventilazione e del riscaldamento della cabina, oppure alla scorretta posizione dei finestrini o dell’assetto di volo. È però ancor più importante saper riconoscere e gestire la situazione quando si verifica. Con questo contributo vogliamo aumentare la consapevolezza di piloti, proprietari di aeromobili, meccanici e altri operatori sulle semplici misure che permettono di ridurre le eventualità di avvelenamento da monossido di carbonio durante il volo. In questo ambito le parole chiave sono proteggere – rilevare – reagire.

Proteggere:
I silenziatori e gli scambiatori di calore sono considerati punti nevralgici per ciò che riguarda la problematica del monossido di carbonio. I proprietari e gli operatori di aeromobili dovrebbero assicurarsi che i sistemi di riscaldamento/ventilazione come anche i collettori di scarico dell’aereo siano in buone condizioni e funzionanti, come specificato dal produttore.

Rilevare:
È essenziale rilevare al più presto la presenza di monossido di carbonio nell’abitacolo. È caldamente consigliato ai piloti e agli operatori di installare nell’aereo un rilevatore di CO o di procurarsene uno portatile. A questo proposito è necessario assicurarsi che l’allarme sonoro del rilevatore sia chiaramente udibile anche quando si indossano le cuffie a cancellazione di rumore.

Reagire:
Se il pilota o i passeggeri notano un odore insolito che potrebbe essere da ricondurre ai gas di scarico del motore o se improvvisamente qualcuno soffre di mal di testa, vertigini, sonnolenza o ha un improvviso aumento della frequenza respiratoria, allora potrebbe trattarsi di un’esposizione eccessiva al monossido di carbonio. È quindi necessario agire rapidamente e prendere le seguenti misure:

  • Spegnere il riscaldamento della cabina
  • Aumentare la fornitura di aria fresca al massimo
  • Aprire le finestre
  • Atterrare il più presto possibile
  • Informare il controllo del traffico aereo di quanto sta accadendo
  • e assicurarsi che l’aereo sia ispezionato da un meccanico certificato prima del volo successivo.

In questo ambito, facciamo riferiamo al bollettino di sicurezza dell’EASA che affronta i tre aspetti citati per la riduzione degli avvelenamenti da monossido di carbonio a bordo di un aereo.

Links:

EASA Safety Information Bulletin

Safety Notice AAIB

AAIB Youtube Video “Crash of Piper Malibu N264DB”


Condividi