“Le montagne sono più alte in inverno”

Le montagne innevate hanno un effetto affascinante e attraente. In una giornata come questa, per i piloti non c’è niente di più bello che sorvolare il bianco paesaggio alpino. Ma non dobbiamo lasciarci abbagliare da tutta questa bellezza bianca. Il volo in alta montagna e soprattutto sulle creste presenta delle insidie e una serie di rischi, sia in inverno che in estate.

“Le montagne sono più alte d’inverno”. È un vecchio detto dell’aviazione. Che cosa significa? L’aria fredda è più densa di quella calda. In relazione alle superfici di pressione, la loro altezza cambia quindi con la temperatura. Tuttavia, l’altimetro dell’aereo non è in grado di reagire alla temperatura, per cui si verificano differenze tra l’altitudine visualizzata e quella effettiva. Ricordate: la differenza è pari al quattro per cento dell’altitudine per ogni 10° di scostamento dalla temperatura standard, cioè meno per l’aria fredda e più per l’aria calda.

I seguenti punti si applicano anche quando si vola in montagna:

  • Le traversate in montagna non devono essere effettu te al di sopra di una copertura nuvolosa chiusa. Le alte quote richieste e il conseguente forte calo di potenza del motore potrebbero portare a condizioni di volo impreviste in condizioni meteorologiche strumentali (IMC) tra cime invisibili.
  • Le correnti d’aria verticali sono molto più forti in montagna che in pianura. I passi devono quindi essere avvicinati con un margine di sicurezza di almeno 1000 ft AGL (300 m) e lateralmente, in modo da poter effettuare una virata di ritorno senza rischi se il terreno dietro il passo è oscurato dalle nuvole.
  • Un passo non deve essere attraversato in salita, ma in orizzontale o in discesa con una velocità sufficiente per poter attraversare rapidamente le zone di sottovento.
  • Ai piloti con poca esperienza di volo in montagna si consiglia di astenersi dall’attraversare le Alpi o di interrompere per tempo la traversata:
    a) in condizioni di foehn;
    b) in caso di bollettino meteo: “Alpi tra le nuvole”;
    c) se si osservano temporali;
    d) in caso di attività di pioggia (anche in estate);
    e) se la base delle nuvole è troppo bassa sui passi.
  • Ultimo ma non meno importante: per le traversate alpine, si raccomanda di presentare un piano di volo ATC e di portare con sé un ELT (trasmettitore di emergenza) portatile (SAR 1, SAR 2).

L’Associazione svizzera di volo a motore illustra questo importante aspetto in un articolo di “Safer Flying” del 2015, ancora attuale. Anche il video “Volare in montagna” fornisce ulteriori informazioni preziose su ciò che è necessario tenere presente quando si vola sulle Alpi.


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