Volare in inverno (3/3) – In inverno le montagne sono più alte!

Le montagne innevate hanno un fascino particolare e esercitano un’attrazione sui piloti. In una giornata soleggiata, non c’è niente di più bello che sorvolare le bianche cime delle Alpi. Questi scenari maestosi non devono però farci abbassare la guardia. Sorvolare alte montagne e in particolare le linee di cresta può riservare delle spiacevoli sorprese e comportare dei rischi, in estate come in inverno.

Circa una settimana fa abbiamo fatto un breve sondaggio flash su questo argomento. Grazie mille per la vostra partecipazione. Tra i circa 90 partecipanti, la grande maggioranza (81%) ha indovinato correttamente. Per tutti gli altri, ecco un piccolo “mnemonico”. “In inverno le montagne sono più alte”

Ma che cosa significa esattamente? L’aria fredda è più densa di quella fredda. Quindi, in termini di superfici di pressione, la loro altitudine cambia con la temperatura. Gli altimetri degli aerei non sono però in grado di reagire alla temperatura e questo può comportare delle differenze fra l’altitudine di volo indicata e quella effettiva.

Per il nostro esempio pratico questo significa:

In atmosfera standard la temperatura a 8600 dovrebbe essere circa -2°C (15-17 [8.6 X 2°]). L’altitudine cambia di 2% ogni 5°C di scostamento dall’atmosfera standard. Nel nostro esempio questo significa uno scostamento di 8% (differenza fra -22°C e 2°C).

Importante! I passaggi di avvicinamento e i crepacci devono essere sempre volati ad una distanza di sicurezza di almeno 300 m (1000 ft AGL) dal suolo. (vedi VFR-Guide VFR RAC 4-5-2)


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